mercoledì 17 settembre 2008

Balenciaga VS Calvin Klein.

Carissimo Signor Costa,
no, non si fa.
Ci dev'essere stato qualche problema, lo so, ma poteva tranquillamente dircelo. Non può presentare, come sua, una collezione creata l'inverno precedente da un suo collega (Nicholas Guesquiere per Balenciaga, un genio) l'estate successiva come se niente fosse.
Guardi che la gente se ne accorge sa? Non basta cambiare colore, puntare su pesantezze di stoffa diverse per confondere lo spettatore sa? Cambi il concetto, il mood della collezione no? Non può essere lo stesso!
Le foto che vi sto facendo vedere qui in basso si riferiscono alla sfilata per l'inverno di Balenciaga by Nicholas Guesquiere per questo inverno e alla sfilata di Calvin Klein by Costa per la prossima estate! Volutamente le ho mischiate per farvi capire quanto il concetto alla base sia unico per entrambe le collezioni. Come se le due collezioni facessero parte della stessa sfilata.
Noi abbiamo scoperto l'inganno... Ma le giuriamo che tutto rimarrà qui, come un manifesto, su questa nostra PRIMA PARETE.








5 commenti:

marco ha detto...

Secondo questo concetto nessuno può fare cose che rimandano a qualcosa gia visto altrove

...che ne so...i pois, gli abitini da coktail strizzati in vita, quelli che rimandano alla forma a clessidra di dior ecc ecc ecc...?
non credo....

e,rimanendo su balenciaga, la forma della giacca con le spalle curve è precisamente copiata da krizia di due o tre stagioni fa...ma non ci vedo nulla di male, qui è usata con intenti differenti..molto....

partendo dal vostro presupposto potrebbe sfilare solo Maison Martin Margela, che fa cose che non ha mai fatto nessuno( anzi, sforna continuamente cose che dopo due stagioni vedi ovunque, ...come le spalline imbottite applicate agli abiti senza maniche che dopo due stagioni si sono materializzate ovunqueeeeee...( ma comuqnue il problema di maison martin margela è che presenta le sue creazioni in un modo cosi secco ed inorganico, e lontano anni luce dal glamour...e per questo, non viene granchè notato dai più...peccato....)


comuqnue, seguendo il vostro concetto, chiamate la camera nazionale della moda ed annullate tutte le prossime sfilate, perche si vedranno mille cose già viste ovunque...


ovviamente non sto negando la somiglianza tra le sfilate di calvin klein e quella di balenciaga, ma riesco anche a vedere comunque una diversità di intenti.


vabbè, rimangono sempre opinioni.

Anonimo ha detto...

Vostro concetto? Mio al massimo. Secondo il mio concetto una sfilata sembra la continuazione dell'altra, anche nei materiali... la questione è... abbiamo notato in ogni stagione c'è un filo conduttore... che sia pizzo o neoprene.. o etno future o chip o pois... che lega tutte le sfilate. Mi è sembrato brutto vedere lo stesso concetto la stagione dopo. Alcune cose sono identiche. Non ho riportato i riferimenti di calvin klein a Balenciaga per l'estate scorsa solo per motivi di spazio... ecco... le silhouette sono identiche... sarebbe come fare le fate di prada la stagione dopo... almeno se le fai nella stessa stagione non si può dire chi ha copiato chi... o almeno: l'ha fatto prima lui. Questo è il mio punto di vista... ma noi siamo su due mondi completamente differenti. Oltretutto non esiste solo maison martin margela... balenciaga, prada, e via dicendo sono sempre un passo avanti... se riesci a vedere degli intenti differenti ti invidio... per me è la stessa cosa, anzi, aggiungo... non ci avrei aggiunto gli origami se fossi stato in costa... John Galliano per Dior li ha inflazionati

marco ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
marco ha detto...

io vedo due concetti diversi

anche perche appunto, gli origami sono stati usati da due mila stilisti prima di balenciaga...
e nella stagione prima, anche le stoffe intrecciate sul busto di balenciaga erano state sfruttate da latri...ma ciò non toglie nulla all'integrità e alla bellezza della sfilata balenciaga---


per quanto riguarda le strutture
semirigide e l'accenno all'arte giapponese degli origami
stavolta li ha interpretati calvin klein...con il suo sottofondo minimale, con i suoi tessuti leggeri e con una portabilita che balenciaga non ha, anzi di cui balenciaga non ha voluto tener conto...e non è ovviamente un giudizio.

per me sono diverse.ripeto, per me!!!

marco ha detto...

ho usato il termine"vostro " perche ho letto amle e ho collegato male...leggendo balenciaga, e sapendo che è uno dei preferiti di ben, in mente mia leggevo quell'articolo e pensavo lo aveste scritto insieme.

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