mercoledì 30 luglio 2008

A proposito del dettaglio che fa la differenza!!







La più bella haute couture dell'anno!!! Che punta sul dettaglio. Sembra Gossip! Lo è!

Scarpe scultura...ma belle!






Sono sempre stato contrario alle scarpe scultura. Rozze... pesanti... poco rifinite... arraffazzonate... fatte per sorprendere.
Bleah... lontane da quel bon ton che adoro!
Ma non è questo il punto!
Si può essere scultori... si... ma come Michelangelo. Altrimenti è meglio essere qualcos'altro!
Io propongo la scarpa, non scultura, ma ricercata, di Cloé per l'inverno. Alla fine è il dettaglio che fa la differenza!

venerdì 25 luglio 2008

David Lachapelle al Belvedere di Firenze.




I lavori esposti sono oltre 100, selezionati dai curatori Gianni Mercurio e Fred Torres insieme all’artista, tra quelli più significativi realizzati dal fotografo in oltre 15 anni di carriera, e anche quelli più adatti agli spazi museali.

Un percorso che si sviluppa in 12 sezioni, intorno ai ritratti delle celebrità e ai nuovi lavori come “Deluge”, “Awakened”, “Museum” o Heaven to Hell”, che si concentrano sugli aspetti materiali e spirituali di un’umanità in declino ma anche alla ricerca del divino. La selezione permette di conoscere lo stile di LaChapelle dall’inizio ad oggi, con gli inevitabili cambiamenti che si sono verificati negli anni.

Più spirituali gli ultimi lavori denunciano una maturità conquistata grazie all'influenza del Rinascimento fiorentino del 500.

mercoledì 23 luglio 2008

MIUSCARPOSCULTURA

Belle, belle, belle...i miei amici, insieme al resto del mondo, odiano la collezione Miu Miu per l'inverno che verrà (le tute da sub, per intenderci!) ma salvano, a quanto pare, queste tre paia di scarpe...belle, belle, belle...





lunedì 21 luglio 2008

COME NON L'AVETE MAI VISTO!!!

Io non l'avrei mai e poi mai riconosciuto... eppure è un documento che parla di lui. Si proprio di lui. Certo, con un pò di sforzo riuscirai a riconoscerlo. Ovviamente parlo dell'uomo di profilo, con camicia beige pantaloni bianchi. Che risate!!!

giovedì 17 luglio 2008

IL RAGAZZO CHEWING GUM!

Oh mio Dio!
Sembra una gomma da masticare! Incredibile. Prima o poi ci riuscirò anch'io!
Oppure obbligherò qualcun'altro a farlo per me.
Da guardare assolutamente!

mercoledì 16 luglio 2008

Piero, Ingo Maurer e l'Uovo!



Meraviglioso! Il mio commento di fronte a quest' enorme uovo di struzzo!
Assolutamente meraviglioso!
Cavolo, avrei voluto crearlo io. Chi non l'ha mai detto? Beh, io lo sto continuamente ripetendo a me stesso.

Nasce da una commissione, come ai tempi del mecenatismo rinascimentale. La Fondazione Carispe chiede a Ingo Maurer di illuminare le sala più importante della sua sede in via Chiodo a La Spezia. Il light designer crea un pezzo unico ispirato a uno degli emblemi storici della perfezione assoluta: l’uovo di struzzo che domina la scena nella Sacra Conversazione di Piero della Francesca.




La differenza è che quest'uovo è firmato Ingo Maurer e "vede la luce" nel 2008!

Irriverente e ironico, ha spiegato come siano stati necessari cinque chili di gusci d’uovo frantumati per rivestire l’esterno della struttura, mentre l’interno è stato rivestito di pellicola strappata un pezzetto alla volta. Per mantenere la perfezione della Pala della Pinacoteca di Brera del 1472, che lo ha letteralmente folgorato, riadattandola alla sua maniera. Un uovo che ha fatto crack, sottolinea divertito.

martedì 15 luglio 2008

Arrivano le parasfilate


Il format è più o meno quello di Britain’s Next TopModel, il “grande fratello” appartenente alla BBC entrerà nelle vite di otto aspiranti modelle. Le ragazze hanno un’età compresa tra i 18 e 30 anni e sono disabili.
Una scelta coraggiosa, forse un pochino comica. Le parasfilate le avevo soltanto immaginate invece... eccole qua. Le concorrenti si giocano un contratto con tanto di photo-shoot per il magazine Britain Marie Claire. Le otto aspiranti modelle: Debbie, Rebecca, Sophie, Jenny, Jessica, Kelly, Kellie e Lilli.


Campbell - Pilati



Sul numero di Agosto 2008 di i-D, Naomi Campbell posa insieme a Stefano Pilati, direttore artistico di Yves Saint Laurent, per l’obiettivo di Inez & Vinoodh.
Sul fronte pare che la Venere Nera abbia aperto il suo cuore ad un oligarca russo: secondo Mail on Sunday infatti, Naomi avrebbe conosciuto Vladislav Doronin, soprannominato ‘il Donald Trump di Mosca’, durante l’ultima edizione del festival di Cannes, diventando in breve tempo sua inseparabile ‘amica’.


domenica 13 luglio 2008

Cambi di fortuna.


MILANO - Dal jet set al carcere. Molto in sintesi, questo è successo a Matteo Cambi, il 31enne che ha ideato 'Guru', un marchio di moda da esportazione che ha per simbolo la famosa margherita stilizzata. Un marchio che adesso rischia di sparire, dopo la dichiarazione di fallimento della società da parte della procura di Parma e l'arresto, venerdì, del patron. Cambi, noto anche per le sue frequentazioni mondane e i numerosi flirt con starlette (dalla Gregoraci a Mascia Ferri), ora è chiuso in carcere a Parma. E con lui, la madre Simona Vecchi e il suo compagno Gianluca Maruccio De Marco, amministratori e proprietari del 60% della Jam Session srl (società proprietaria del marchio 'Guru', il restante 40% è di Cambi).

Secondo una prima valutazione, dalle casse della Jam Session mancherebbero 54 milioni. Denaro che i tre avrebbero sottratto attraverso fatturazioni false e utilizzato, secondo gli inquirenti, solo per motivi personali: dall'organizzazione di feste in discoteca all'acquisto di arredi per la casa, e poi aerei, elicotteri, barche, auto di lusso e viaggi in luoghi esotici.

Le accuse sono di bancarotta fraudolenta, false comunicazioni sociali, illecite ripartizioni degli utili e riserve sociali, indebita restituzione dei conferimenti, infedeltà patrimoniale, dichiarazione fraudolenta e infedele. I tre emettevano e utilizzavano fatture per operazioni inesistenti per diversi milioni di euro; inventavano costi per far pareggiare il bilancio dell’azienda. Il Tribunale della città emiliana, nei giorni scorsi, ha giudicato insanabili le insolvenze e non sostenibile il concordato chiesto dai legali. Attualmente il marchio 'Guru' è stato preso in affitto da un gruppo indiano che sembrava essere interessato ad acquistarlo.

Cambi e famiglia, secondo la Guardia di finanza di Bologna, erano arrivati a spendere due milioni per orologi di marca, 15 per serate di gala in discoteca o in locali alla moda, altri due per noleggiare Ferrari, Bentley o Porsche. In tutto 32 milioni, a cui ne vanno aggiunti altri 22 come compensi per consulenze che Cambi si faceva pagare dalla sua stessa azienda. Una voragine finanziaria che ha contribuito pesantemente al tracollo del gruppo.

Cambi, che aveva fondato la sua socità a soli 23 anni, aveva puntato tutto sul marchio (la margherita di Guru), sui testimoni eccellenti che indossavano le magliette, sulle discoteche vip, sulla Formula 1 (con la Renault di Alonso e Flavio Briatore). Poi qualcosa si è inceppato e ci sono stati problemi con il management di Jam Session; il direttore generale Patrik Nebiolo fu allontanato bruscamente dal quartier generale di Parma. Cambi, carpigiano di origine, puntava sulla rete di negozi monomarca e un anno fa aveva annunciato: «Entro fine 2007 saranno venti i punti vendita monomarca, oltre a 40 corner e tre outlet». Puntava anche sull'export: l'incidenza dei mercati esteri per 'Guri' era arrivata al 50%. Poi c'è stata 'Vallettopoli', che ha toccato anche l'imprenditore come persona informata sui fatti. Il 26 aprile Cambi ha venduto per 33 milioni il marchio all'indiana Bombay Rayon Fashions attraverso una sussidiaria olandese, la Brfl Europe Bv Netherlands. Quindi la richesta di concordato presentata da Jam Session, il fallimento e l'arresto. Negli ultimi tempi Jam Session ha portato a termine due aumenti di capitale, l'ultimo a ottobre 2007, che hanno consentito di raggiungere un patrimonio netto di 64 milioni. Nel contratto di vendita sarebbe stata inserita una clausola che impegna i manager indiani all'acquisto anche in caso di concordato o fallimento, il che lascerebbe aperto uno spiraglio sul futuro produttivo dell'azienda.

giovedì 10 luglio 2008

Thunder Perfect Mind: Daria for Prada

Il profumo di Prada. Ho trovato questo video in rete: 'Thunder perfect mind' il cortometraggio realizzato dal regista Ridley Scott per pubblicizzare il profumo della maison di moda. Una Daria in versione actress. Bella come sempre. Da guardare.

mercoledì 9 luglio 2008

Bye Bye Sasha....

Prima o poi sarebbe dovuto accadere, certo, tutti se lo aspettavano...ma non cosi!!!

Sasha p., modella russa tra le più significative degli ultimi anni, nonché una delle più richieste sul catwalk e dai fotografi di moda del mondo intero,
è stato il volto per anni, per gli ultimi e più REMUNERATIVI ANNI DELLA MAISON( OOPS, CASA!!) DI MODA ITALIANA....PRADA!!

La casa di moda che più di ogni altra ha fatto dello stile "concettuale", della ricerca di nuovi materiali e di forme spiazzanti e insolite i suoi schemi di creatività , aveva trovato in Sasha P. il suo preciso veicolo di immagini, di concetti e di sogni!!!
Ebbene, dopo anni di sodalizio, diciamo artistico-commerciale, non sarà Sasha P. a prestare volto e corpo ( parola grossa...visto il fisico a dir poco "stilizzato della modella russa") alla prossima campagna pubblicitaria A/I 2008/2009...bensi, una super top della vecchia guardia....


Christy Turlington e Claudia Schiffer sono le testimonial di Chanel, Stephanie Seymour posa per Sisley, Naomi Campbell è sempre sulla cresta dell'onda, Carla Bruni s'è sposata "l'uomo con la bomba atomica", Liz Hurley posa per i costumi di Mango, Kate Moss è da Yves Saint Laurent e tanti altri.

Rimaneva solo Linda Evangelista che finalmente torna, a 43 anni, sulle riviste patinate come testimonial di Prada.


Con buona pace dei detrattori di queste nuove Super top-non top, che sono lontane anni luce dalla cononica bellezza anni 80-90( vedi elenco sopra) e abbracciano quell'estetica figlia del mito dell'ANDROGINO, con quegli di occhioni extra large da bamby extra-terrestre misti a gambe chilometriche e seni quasi inesistenti...ma è inutile, i "corsi e i ricorsi storici" valgono in ogni campo...e dopo anni di queste affascinanti e terrificanti creature dell'altro mondo, ritorniamo alle bombe sexy che hanno fatto sognare il mondo intero ..insomma....

bye bye Sasha, Welcome back Linda...

lunedì 7 luglio 2008

Fausto Sarli e il Kitsch Couture

Debutta nel 1954 giovanissimo a soli 29 anni nell'alta moda con una sfilata nella Sala Bianca di Palazzo Pitti
Ha atelier a Roma, Milano e Napoli.
Fausto Sarli e Altamoda Roma 2009.
L'anno della sartorialità, l'anno dell'ultra lusso, forse l'anno del kitsch ricercato.
Il Kitsch-Couture delle ultime passerelle Haute Couture: trasformare la volgarità dell'apparire in un taumaturgico biglietto da visita!
Ma è sempre moda. Altamoda firmata dalla capitale.








sabato 5 luglio 2008

ANCORA DELLA BUONA MUSICA PER NOI...



"Minuta vs. Amalia Grè" è il titolo del nuovo progetto musicale di Amalia. Per la prima volta, la musicista ha deciso di affidare alcuni suoi pezzi alla creatività di altri musicisti: i brani, scelti dai suoi primi due album, sono così stati "consegnati" nella mani di un gruppo di giovani artisti italo-svizzeri che, sotto il nome di Minuta, da diversi anni rivisitano e remixano in chiave elettronica classici della musica italiana. Amalia Grè ha lasciato carta bianca al collettivo e il risultato sono gli undici remix che compongono questo album, nei negozi da venerdì 27 giugno. In Minuta vs. Amalia Grè il mondo del jazz, dell'improvvisazione, dei tempi scomposti, si mescola con la programmazione delle ritmiche elettroniche in 4/4, con il pop elettro minimale di Na Suppa De Stella (si,lo so,fa ridere!), le citazioni lounge di Avvolgimi amore e quelle new wave di I Need a Crown.
I glitch e le ritmiche scomposte si intrecciano e trasformano la voce calda e analogica di Amalia, regalandole nuove sfumature emotive. Si tratta, più che altro, di Amalia vs. musica elettronica, uno scenario nuovo, inconsueto, dal quale la personalità vocale dell'artista esce vincente. I brani originali diventano strane creature musicali dilatate, sculture ritmiche cesellate da una mano che clicca un mouse, un software e un plug-in da cameretta, incontri/scontri, alchimie musicali al limite dell'anomalia e del corto circuito. "E' stato un onore e un vero piacere lavorare sui brani di un’artista del calibro di Amalia" aggiunge Giò Cleis, produttore del disco e fondatore del collettivo Minuta , "Tutti i ragazzi coinvolti hanno lavorato con grandissimo entusiasmo ai brani, scambiandosi opinioni, giudizi ed in alcuni casi file musicali vista la distanza che li divideva. Un vero lavoro d'equipe per una vera sfida musicale della quale siamo molto fieri."
Un grandissimo in bocca al lupo a te, Amalia...

venerdì 4 luglio 2008

Giorgio Armani in forma Valentino

"Ritorno alla mia silhouette" ha detto, " alla mia idea di eleganza, alle linee taglienti, a una femminilità che ha bisogno di essere femminile".
E il ritorno alle sue vecchie idee è uno dei dietro-front migliori che il couturier abbia mai potuto fare. Forte è l'effluvio del "fatto a mano". Giacche che sostengono i corpi, pantaloni che sorreggono il passo. Tutto sembra cristallizzato nel "savoir" della maison, nelle idee di Giorgio Armani, nella sua scatola nera di idee classiche dal taglio contemporaneo.
Forse un tributo al collega Valentino? Importante nella presenza del fiocco. La sfilata ha un non so che della sua penultima haute cuture, un pò meno ricercata nei ricami, un pò meno unica... ma io ci vedo uno zampino che ha la forma di una V.





giovedì 3 luglio 2008

Haute Couture 2 , Valentino: polemiche inutili

Per la maison Valentino, Alessandra Facchinetti presenta la sua prima collezione haute couture a Parigi.
'E' una couture - spiega - senza teatralita', che bada alla funzione che un abito deve sempre avere. Una couture da indossare.
Valentino anche in questo e' stato un maestro'.
Nella collezione c'e' 'il romanticismo, un riferimento a Van Dick con le gorgiere in pizzo metallico e una ricerca sulle forme scultoree alla Henry Moore, e un aspetto lunare'. DOPO LA SFILATA....


Stefano Sassi, presidente e amministratore delegato di Valentino spa, risponde alle critiche lanciate dal 'maestro', uscito di scena.
Valentino Garavani e Giancarlo Giammetti avevano avuto atteggiamenti stroncatori verso l'azienda e la stilista Alessandra Facchinetti, e Sassi afferma di rimando: 'questa collezione d'alta moda e' l'esempio chiarissimo di come il saper fare italiano, e tutto quello che questi signori hanno saputo creare, riesce a fondersi con un talento di 35 anni'.


Ora, dico io, ma se Valentino ha avuto la brillante idea di abbandonare la sua maison, e di vendere i diritti, anni fa, ad una Holding, e questa Holding non ha chiesto, o non ha voluto accogliere, un consiglio su un EREDE SCELTO dal maestro..
..
.arrivati ormai alla prima collezione di Haute Couture, il famigerato e astioso couturier, potrebbe anche smetterla di dire che quello che la giovane stilista
porta in scena non è "Valentino"( sottointendendo la lontananza dei due stili rappresentate dalle due visioni, con un'accezione molto negativa per una delle due, e tenendo presente che una è sua....)...

dico io...certo, quello che è stato presentato non è Valentino, non ha lo stesso charme, non ha lo stesso guizzo geniale e soave, non c'è la cura e la presenza dei minuscoli particolari meravigliosi tipici del linguaggio della maison, non c'è il ricordo degli anni 60 quasi sempre presente nelle sfilate di
Valentino!

Perchè?

Perche lui ha lasciato, e questo è Valentino ...certo....ma Valentino by Facchinetti...
e a me , non dispiace....

per fare l'Haute Couture non basta solo dar fondo al repertorio della propria fantasia senza porsi alcun limite, no, c'è bisogno di più di un limite, una ricerca, un'idea e tanta classe.
Le creazioni presentate dalla giovane stilista(martire) hanno tutto questo, e, anche qualche azzardo!!!

mercoledì 2 luglio 2008

Super Extra Haute Couture




Dior & Chanel: costruttivismo e delicatesse. Rigidi tessuti doppiati e fiumi di tulle e voile stratificato....e cascate di bijoux adagiati in punti srategici....per un inverno molto Haute.

Jhon Galliano e monsiueu Lagerfeld continuano a stupire.


per Dior, atmosfere dark ma molto sofistificate e quel tocco genial gotico che lascia il segno...
e come qualcuno direbbe, qulcosa, anzi, più di qualcosa sembra il Valentino dei tempi migliori....


per Chanel, Lagerfeld non abbandona i mitici tailleur in soffitta, ma scopre ed abbraccia una visione struttiva inusuale per una maison come Chanel, un certo Geometrismo e un approccio in alcuni casi teatrale e diremmo Mcqueenesco nella presentazione,....
..ricami di jais su tessuti pregiati, e, per le modelle, un'acconciatura alla Valentina per dare un tocco piccante e conturbante al defilè...mi ha stupito!!!!