Grattatevi le balle, toccate ferro, mettetevi ferri di cavallo a mò di braccialetto e cornetti di corallo rosso a ghirlanda intorno al collo, spargete sale sul pavimento con formule apotropaiche, f ate quello che volete ma a me questa poesia piace e ve le metto qua nel blog così sarete costretti a leggerla...tiè! Vabbè è famosa, l'hanno letta in un paio di films ultra famosi ( L'attimo fuggente e Quattro matrimoni e un funerale). Siccome scorrendo la lista dei miei films sono incappato in entrambi e mi sono ricordato che hanno questa cosa in comune...eccovela qua. Buona lettura e attenti ai fulmini improvvisi.
Fermate tutti gli orologi, isolate il telefono,
fate tacere il cane con un osso succulento,
chiudete i pianoforte, e tra un rullio smorzato
portate fuori il feretro, si accostino i dolenti.
Incrocino aeroplani lamentosi lassù
e scrivano sul cielo il messaggio Lui È Morto,
allacciate nastri di crespo al collo bianco dei piccioni,
i vigili si mettano guanti di tela nera.
Lui era il mio Nord, il mio Sud, il mio Est ed Ovest,
la mia settimana di lavoro e il mio riposo la domenica,
il mio mezzodì, la mezzanotte, la mia lingua, il mio canto;
pensavo che l'amore fosse eterno: e avevo torto.
Non servon più le stelle: spegnetele anche tutte;
imballate la luna, smontate pure il sole;
svuotatemi l'oceano e sradicate il bosco;
perché ormai più nulla può giovare.
(Traduzione di Gilberto Forti)
W. H. Auden
4 commenti:
al mio funerale diranno: ora che non c'è, chi lo fa il cous cous?
amen
Come chi lo fa? Beniamino ovvio!
IL PROSSIMO COUS COUS LO FA BENIAMINO
ASPETTIAMO CON ANSIA
MENTRE TU ANTONIO?
COSA PORTI?
LO SAI, IL MIO CONSIGLIO è SEMPRE QUELLO
PORTA A VACCA!!!
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