sabato 11 ottobre 2008

Valentino, parola agli avvocati



Ha attraversato a grandi falcate place Vendôme qualche minuto prima delle 13 di sabato scorso (poi si scoprirà che due potenti fashion editor americane l'hanno visto mentre, sulla limousine, si dirigevano a una colazione al Ritz).

Abito spezzato, mocassini, chioma argento e abbronzatura caraibica, Giancarlo Giammetti – secondo quanto risulta al Sole-24 Ore – è entrato al civico 8. Ha salutato il custode, stupito di ritrovarselo di fronte, e si è diretto allo scalone che conduce al primo piano.

Cioè nella sede della Valentino a Parigi, dove ha incontrato l'a.d. Stefano Sassi che, dopo due ore, avrebbe comunicato che licenziava Alessandra Facchinetti, l'erede di Valentino Garavani scelta dallo stesso Sassi soltanto un anno fa, a causa di «disallineamenti con l'azienda».

Quel che è successo subito dopo è facilmente immaginabile: il socio storico del couturier ha guardato e palpato – come fanno tutti gli addetti ai lavori – i capi della sfilata del giorno precedente firmata dalla Facchinetti, la sua seconda e ultima nel prêt-à-porter.

E quello che ha visto non gli è piaciuto: «Questo non è lo stile Valentino», sembra abbia tuonato, come se la maison fosse ancora controllata da lui e dal couturier. «Ora facciamo anche noi un comunicato – avrebbe detto a Sassi – dove appoggiamo Maria Grazia Chiuri e Pier Paolo Piccioli», già direttori creativi della florida divisione accessori.

Detto fatto. Una nota valorizzava così le capacità del duo Chiuri-Piccioli, al lavoro da dieci anni nel quartier generale romano di piazza Mignanelli, ai quali non è escluso che il "maestro" dispensi da subito saggi consigli di stile e glamour. Il loro debutto in passerella è infatti in calendario a gennaio con la couture, ma già il prossimo mese i buyer sceglieranno i capi della precollezione autunno-inverno 2009-10. Sembra confermato che i look della sfilata primavera-estate 2009 che tanto hanno indispettito Giammetti saranno invece regolarmente nei negozi di tutto il mondo all'inizio del prossimo anno.

Nel contempo la nota di Valentino e del suo braccio destro sparava a zero contro la Facchinetti, il cui comunicato lascia presagire una dura battaglia legale: «Apprendo con amarezza dalla stampa quel che nessuno dei vertici della Valentino mi ha comunicato a voce o per iscritto: che la mia collaborazione è terminata». Facile immaginare che gli avvocati della stilista bergamasca siano al lavoro.

Resta però un interrogativo di fondo: al debutto di Alessandra, lo scorso febbraio, Gianluca Andena e Nicola Volpi, co-amministratori delegati di Permira, il fondo di private equity che ha sborsato 2,6 miliardi per conquistare tutto il Valentino Fashion Group, avevano dichiarato di avere apprezzato «la capacità di coniugare la tradizione con una visione contemporanea», mentre per Sassi «sarebbe stato più semplice clonare lo stile Valentino ma sbagliato dal punto di vista strategico».

E lo stesso Giammetti, dal front row, aveva detto che la collezione era «garbata e rispettosa». Ora, quello stile che la stampa straniera continua a definire «fresco» è diventato «troppo poco Valentino». A Chiuri e Piccioli il ribilanciamento verso il passato.

(qui sotto lucy liu con sopra un VECCHIO VALENTINO....)

Con l'augurio che riescano a rispettare quello che sembra un arduo traguardo: i 500 milioni di ricavi entro il 2012, dai 260 del 2007, dichiarati a inizio 2008. Quando i mercati finanziari mondiali erano in condizioni decisamente migliori di oggi. E nessuno poteva immaginare che, da inizio estate, le vendite del marchio romano sarebbero franate.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Mamma che bella... è vestita meravigliosamente, contemporaneissima. Sono andato a spulciare, ieri, negli archivi Valentino che ho sul mio pc. E' inutile... è davvero un grande. Grande almeno quanto il suo eco. Spero che i legali della Facchinetti gli facciano una strigliata con i controcavoli.

Anonimo ha detto...

non eco ma ego

Poto ha detto...

Se i Bell (potente famiglia di produttori televisivi americani) avessero qualche calo di idee per la loro soap, qui ci sarebbe un bel cliche da riutilizzare all'infinito.

Di che soap sto parlando?
Ma ovviamente di Beautiful!!