sabato 11 ottobre 2008

La moda traballa!



Avete mai visto Chiuri e Piccioli, i successori di Alessandra Facchinetti a Valentino? Non capisco perchè i tg ce li abbiano presentati con delle foto in bianco e nero dal sapore "segnaletico".
Da un pò di tempo mi pongo alcune domande.

Nulla di personale contro di loro, che ovviamente conosco solo per quello che hanno fatto, e cioè essere stati della squadra che, con Silvia Venturini Fendi (grandissimo genio della moda), ha inventato la "baguette" di Fendi e ora, da 10 anni, dediti alla creazione degli accessori di Valentino.

Ma mi chiedevo:

1) L'unica esperienza nella creazione dell'abbigliamento dei due è con la linea RED di Valentino, quindi una delle linee di bassa guardia della maison, non è proprio entusiasmante.
Passi per il prêt-à-porter, ma come faranno con la haute couture?
Qui Valentino Garavani ci cova!

2) Gli accessori di Valentino sono solo un complemento dell'abbigliamento. Basta vedere le vendite. Mentre nel caso di Gucci gli accessori facevano (e fanno) oltre metà del fatturato (ultimamente, viste le vendite, si punta anche sulla gioielleria e la stessa cosa vale probabilmente per Fendi), gli accessori di Valentino non coprono nemmeno 1/5 del fatturato.




Basta poi fare un giro nei forum tipo "the Fashion Spot" per leggere che gli accessori di Valentino, a differenza degli abiti, sono giudicati "tacky" (di cattivo gusto) e "Barbie-like" (in stile Barbie)...



Le star li useranno nella serata sul tappeto rosso insieme al loro abito Valentino, ma quando poi uno va per strada le borse che vede sono LV, Prada, Gucci, Fendi, le Birkin o le Kelly di Hermès, Marc Jacobs, ecc. Molto meno Valentino.

Spero per Chiuri e Piccioli che siano pronti al grande balzo anche perché, a meno che le acque non si calmino, molto pubblico e molta stampa mi sembrano "incarogniti" per gli scarsissimi tatto ed eleganza con cui è stata gestita la vicenda Facchinetti (che ricordo aver passato anche nove anni da Miu Miu, prima di Gucci e Moncler). Altrimenti faranno la fine di Frida Giannini, la cui ultima sfilata è stata distrutta dalla stampa americana ( e le sta bene, perchè sembra essersi adagiata su un letto di asparagi, come quel branzino in crosta di ieri al Naitendi di Cutrofiano ). Dopo le dimissioni di Mark Lee, CEO di Gucci, sostituito da Patrizio Di Marco di Bottega Veneta, anche per la stilista romana hanno cominciato a circolare voci preoccupanti, visto anche il calo delle vendite. Mah... un vero schifo.

1 commenti:

Joshua ha detto...

Anche secondo me c'è molto Barbie like nei loro accessori...forse manca anche un logo molto più commerciabizzabile della semplice V...penso per esempio a Fendi!