sabato 14 marzo 2009

La tenerezza del Crisantemo!

Tra i miei fiori preferiti:
la Peonia Rosa



Il mughetto



e il Crisantemo!



A volte a casa viene mia nipote, Marika, a fare doposcuola; fa la terza elementare e, leggendo il suo libro di letture, un'immagine mi ha riportato alla mente una vecchia leggenda. Quella del Crisantemo, che ho sempre conservato nel cuore.. leggenda ambientata in Giappone (il crisantemo è un fiore orientale) che racconta come esso sia diventato il fiore da portare sulle tombe.

Il nome deriva dal greco e significa "fiore d'oro".

Una casetta piccina piccina, molto modesta, si trovava in mezzo ad una pianura tutta verde.
Il sole la baciava al suo sorgere e l'accarezzava al tramonto. Tutto attorno era pieno di fiori dai colori bellissimi e profumati e di uccellini che cantavano melodiosamente.

Vi abitavano due persone buonissime, una mamma e suo figlio e si volevano un gran bene. Il tempo passava, giorni, settimane, mesi, anni, le primavere si succedevano agli inverni e nella casetta regnavano sempre la pace del lavoro e la gioia dell'amore.
Ma un giorno.....

Ma un giorno in ogni angolo del Giappone squillarono acute le trombe e i tamburi rullarono cupi. Era scoppiata la guerra!

La patria, chiamava i suoi figli perchè la difendessero col valore delle armi ed il sacrificio della vita.
L'appello raggiunse tutti, per monti e valli giungendo anche alla verde pianura portando, per la prima volta in quella casetta, scompiglio e sgomento.
La mamma versò tantissime lacrime vedendo partire il figlio, restò sola e nulla, nè il sole, nè i fiori e gli uccellini, poterono più rallegrarla.
Il figlio, dal canto suo, portò con sè il ricordo dell'ultimo bacio di sua madre e lo schianto della separazione e viveva con un unico desiderio: rivivere, anche solo per un giorno, l'antica felicità.

Dopo mesi e mesi di querra lunga ed aspra, dopo un atto eroico compiuto sul campo di battaglia gli concessero una brevissima licenza.
Corse subito da sua madre ma, durate l'abbraccio, non ebbe il coraggio di dirle che era per poco. Solo dopo le porse uno strano fiore dai petali lunghi, soffici, candidi come la neve e le raccontò che l'aveva raccolto per lei durante il viaggio.
"Si chiama crisantemo" le disse "e ti starò accanto tanti giorni quanti sono i suoi petali.
La donna si rattristò guardando quel bel fiore che non aveva mai visto, la sua felicità sarebbe stata breve poichè la corolla aveva solo sei petali.

Alla mamma allora venne un'idea. Durante la notte, mentre il figlio dormiva, prese il fiore e con le forbici tagliò i pochi petali in tante listerelle così si moltiplicarono e si arricciarono. Il crisantemo divenne ancora più bello con la corolla folta e compatta.
Quando si svegliò il ragazzo credette al miracolo, pensò che il buon Dio volesse che la gioia della sua mamma durasse più a lungo.
Ma quando tornò, erano passati tanti giorni ed era già stato dichiarato disertore e fu fucilato. Morì invocando un bacio della sua mamma.

All'annuncio della morte del figlio la madre divenne pazza di dolore, si trascinò presso la tomba del figlio e vi piantò il fatale fiore. Il crisantemo non si seccò, anzi presto germogliò e divenne una pianta rigogliosa.
Quando ella tornò sulla tomba, man mano che le sue lacrime cadevano sui fiori questi si colorarono di viola, di rosa, di giallo come a significare il lutto, la tenerezza e l'amore geloso del suo cuore.
Da quel giorno il crisantemo divenne il fiore che si posa sulle tombe per dire a defunti che li abbiamo amati e li ameremo per tutta la vita.

2 commenti:

SkraM ha detto...

Bellissima storia :)

tuttavia io sapevo che in antichita' il crisantemo era il fiore della sposa

anzi ancora oggi lo e' in giappone.

Anonimo ha detto...

AH... non lo sapevo. Grazie Marco