lunedì 2 febbraio 2009

Valentino couture 2009 tu mi confondi!

Ma allora è vero? La musica sa tanto di Hitchcock... e lui, lui, Piccioli, ha tutta l'aria di uno defunto da millenni... però ora Chiuri e Piccioli hanno un volto... e parlano.... miiiiiiiitiico... allora è vero! E la mia adorata Facchinetti chissà cosa starà facendo... ma la linea con Tom Ford èè sicuro che la apre? Si o no.... Rispondete please...



Poi, lo sapete, io mi fisso... sinceramente ritratto un pò i pareri negativi espressi su questa couture... i dettagli sono meravigliosi... certo, celebra i fasti della maison, l'intento credo sia palesemente celebrativo... aspettiamo marzo per vedere cosa saranno in grado di fare a Parigi.
Certo, la Facchinetti mi è rimasta nel cuore.
DETTAGLI:






3 commenti:

ale ha detto...

Andiamo con ordine:
Come si fa a dare credito a un tipo che indossa un dolcevita nero, con sopra una camicia bianca e una giacca nera? Per me la questione è già chiusa così!
Provo comunque ad andare oltre (anche se mi risulta difficilissimo) e scrivere qualcosa di più serio.
Celebrare lo stile dello stilista che ci ha preceduto, a mio avviso, non signifa scopiazzare a caso gli abiti presentati nel corso di tanti anni. Io penso che sia necessario conoscere profondamente lo stile ed il mood della maison, interiorizzarlo per poi riproporlo in chiave rispettosa, ma assolutamente personale e contemporanea.
Ora, riproporre l'abito rosso con le roselline in rilievo sul fondo (che io ho visto esposto a Parigi nella retrospettiva di Valentino al museo delle arti decorative)realizzato negli anni '60, che senso ha nel 2009? Che poi i dettagli e la realizzazione siano perfetti, non me ne frega niente. Non ho nessun dubbio della bravura delle sarte che da sempre hanno collaborato con Valentino.
Secondo me, una collezione deve necessariamente avere un'identità stilistica. Per me, mettere insieme 40 abiti ogniuno dei quali ha colore, proporzioni, riferimenti, ispirazione e stile diverso, significa non avere una propria dignità e una propria visione stilistica precisa.
Dico anche che il compito di Chiuri-Piccioli adesso e Facchinetti prima, è estremamente difficile e forse entrambi hanno commesso un grosso errore, anche se opposto: Facchinetti ha dato una versione personalissima dello stile Valentino, Chiuri-Piccioli hanno fatto decisamente il contrario, ripescando dagli archivi in modo non critico. Inutile dire che io premio l'operato della Facchinetti. La sua prima collezione per Valentino, a mio avviso la migliore delle 3, era di una bellezza unica, anche se ho capito subito, anche dall'uso delle calze nere coprenti, che discostandosi molto dall'impronta Valentino, si stava cacciando in un altro guaio....
Sicuramente il compito di disegnare per una maison con uno stile ben preciso, è più adatto a chi non ne ha uno proprio spiccato.
Sicuramente Alessandra Facchinetti ha tutte le caratteristiche per lanciare una sua linea. Della sua collaborazione con Tom Ford, non ho trovato altre informazione, se non l'articolo su dagospia.
Fine del trattato.

marco ha detto...

quoto ale
in tutto


comunque per la laurea se mi regalate il colletto ricamato con i coralli vi sposo.
grazie

Anonimo ha detto...

Carissimo Ale, non posso che quotarti all'80%...ritengo veritiere parte delle cose che hai avuto modo di affermare, nel senso che con il siluramento alle spalle di Alessandra Facchinetti fossi stato io nei panni di Chiuri e Piccioli forse avrei fatto la stessa cosa. Come ho già detto, penso che la loro prima sfilata sie celebrativa della maison oltre ad essere frutto della grande influenza che Valentino opera ancora sui due: ricordiamoci infatti che meno di un anno fa loro lavoravano come subalterni nel ramo degli accessori. Aspetto la seconda o la terza collezione per esprimere il mio giudizio definitivo, che purtroppo sarà sempre di parte visto che Valentino rimane ancora la maison che preferisco. Comunque delle sfilate della Facchinetti preferisco la couture ( la più bella che io abbia mai visto ) e quella per l'estate. Grazie ancora per il tuo prezioso contributo. Ciao e a presto!