martedì 24 febbraio 2009

Marco Carta secondo Grazia De Micheli, Grazia de Micheli secondo Pippo Baudo.

Non si è fatta attendere la replica di Grazia Di Michele all'espressione utilizzata da Pippo Baudo (voto: 6,5) nei suoi confronti durante Domenica In 7 Giorni (6). Il conduttore l'aveva apostrofata come "una ex cantante che si è fermata a Gauguin (con riferimento al singolo del 1986 Le ragazze di Gauguin, ndB).



" Lei, attraverso le agenzie di stampa, tuona: "Trovo incomprensibile la sua esternazione perché, oltre a conoscere molto bene la mia carriera, Baudo sa perfettamente che continuo la mia attività professionale, e che dopo Le ragazze di Gauguin, sono stata per tre volte al Festival di Sanremo, uno dei quali condotto e diretto proprio da lui".
"Mi spiace constatare - prosegue la Di Michele - che proprio lui, che ha spesso parlato di rispetto per gli artisti, mi possa offendere in maniera così gratuita davanti ad una platea di milioni di persone. Mi spiace inoltre che le offese arrivino da qualcuno che ho sempre stimato per la sua classe e la sua professionalità. Preferisco credere ad una momentanea amnesia piuttosto che ad una 'vendetta trasversale' di Baudo nei confronti del programma Amici contro il quale ha vivacemente polemizzato lo scorso anno".
Ma la Di Michele parla anche di Marco Carta in due interviste a Metro e Qn: "Un cantante che non si discute, si ama. E' diventato un personaggio. Ha delle doti, come il timbro vocale sporco, sabbiato, molto poco italiano, che arriva a prescindere, ma ha anche una storia alle spalle che intenerisce". "Le mie critiche - aggiunge - sono sempre state di natura didattica. Marco ha delle carenze tecniche ma commercialmente è fortissimo. Un prodotto di consumo eccellente. Sabato ha sbagliato un'intonatura ma è riuscito ugualmente a tenere sui binari il pezzo e l'ha portato alla vittoria".
E poi: "Fisicamente non è irresistibile e musicalmente non è un cantante pazzesco ma scatena isterie beatlesiane. Fa molta tenerezza, i fans lo vedono come un cucciolo abbandonato, come uno scricciolo disarmato e quindi bisognoso d'affetto. Anzi di coccole".

Insomma, più che un cantante, Marco Carta per la De Micheli è un peluche!

3 commenti:

Asa_Ashel ha detto...

Sono completamente d'accordo con Grazia, Marco Carta non vince di sicuro solo per le sue qualità vocali, ma vince molto per quello che il personaggio ispira. E' però un'arma a doppio taglio, perché un giorno potrebbe essere non amato proprio per questo, si spera quindi, per lui, che nel frattempo abbia migliorato le sue qualità vocali.

Anonimo ha detto...

Sottoscrivo. Non si tratta di rosicamento, ma di correttezza e coerenza. Pippo Baudo è stato fuori luogo, decisamente fastidioso.
Quello che la Di Michele dice di Marco Carta è vero. Pur riconoscendo il suo essere "diamante grezzo" (Simona docet), ritengo che buona parte del suo successo dipenda dal fatto che sia, prima di tutto, un personaggio.

Anonimo ha detto...

E perchè Arisa non è un personaggio?
Antonio