Campagna gay

Stamattina guardo Omnibus su La7 e a un certo punto si parla di Stefano Campagna, nome che io ignoro ma che appartiene a un mezzobusto del tg1 che invece conosco benissimo. Parlano della sua omosessualità e del fatto che sia stato il primo giornalista Rai a fare outing, al tg1 poi, testata clericale per eccellenza delle tre reti Rai.


Mando subito un sms a Marco che controlla su internet, il mio pc è spento. Marco risponde: "ma risale al settembre 2007, com'è che ci è sfuggita la notizia?". In effetti è strano, un giornalista Rai che si dichiara gay in altre epoche avrebbe fatto scalpore, se ne sarebbe parlato per mesi, si sarebbero aperti dibattiti e Porta a Porta gli avrebbe dedicato una patetica trasmissione in perfetto stile vespiano.

In realtà tutto questo non è successo, si qualche trafiletto sui giornali online e qualche servizio sui siti di cultura gay. Ma niente di più. E meno male aggiungerei io. Forse i tempi stanno davvero cambiando.

La nota di colore della vicenda però è la circostanza nella quale Campagna rivelò a Mimun, l'allora direttore del Tg1, la sua omosessualità.
Mimun l'aveva infatti incaricato di andare ad intervistare Sabrina Ferilli in un'occasione mondana. Lui rifiutò l'incarico dicendo "Direttore mi spiace ma non posso, per quel giorno ho la sfilata del gay pride, non posso mancare!"


In questi giorni Campagna, che è testimonial di Gay Help Line ha invitato i suoi colleghi giornalisti Rai a fare outing anche loro, precisando di non essere certamente l'unico in Viale Mazzini e a Saxa Rubra.