sabato 22 novembre 2008

American Idol e il sogno impossibile di Paula Goodspeed


Tra qualche giorno ritorna in Italia X Factor, il programma che l'anno scorso ha lanciato la voce, sicuramente originale, di Giusy Ferreri.

Il programma è una gemmazione del corrispondente ed omonimo X Factor inglese e del programma americano American Idol che negli Stati Uniti mobilita, ad ogni edizione, decine di milioni di spettatori.

La formula è identica nelle edizioni di ogni paese. Una giuria di tre "esperti", migliaia di aspiranti partecipanti, provini, selezioni, speranze, delusioni.

E' notizia di qualche giorno fa che un'aspirante partecipante ad America Idol, Paula Goodspeed, 30 anni, si è suicidata con una massiccia dose di barbiturici nella sua macchina parcheggiata proprio di fronte alla casa di Paula Abdul, componente della commissione selezionatrice del programma, la corrispondente della nostra Simona Ventura, per intenderci, con in più, una carriera di cantante e ballerina alle spalle.



Pare che la Goodspeed avesse una vera e propria ossessione per la Abdul, tanto che la targa dell'auto in cui si è consumato il suicidio era ABL LV, un acronimo di ABduL LoVe. Nei giorni precedenti il suicidio la Goodspeed ha inviato fiori e numerose lettere alla anchorwoman americana.

Drammatica è la possibilità di vedere su youtube il video del provino della Goodspeed. Una esibizione oggettivamente pessima. Una non-cantante che si esibisce con note indecifrabili, con un apparecchio ortodontico in bocca che le impedisce di articolare bene le parole e il desiderio di dimostrare chissà cosa a chissà chi.



Per chi parli un po' di inglese non sarà difficile capire cosa dicano i giudici. La Abdul dice "Non so cosa dire". La Goodspeed "E' una cosa buona o cattiva?" Non comprende quello che le stanno per dire. E poi arriva la frase terribile del giudice a sinistra della Abdul "Non capisco come si possa cantare con tutto quel metallo in bocca", E ancora l'altro giudice "E' terribile!"

Il giorno dopo la Goodspeed si è suicidata. Aveva la fotografia di Paula Abdul attaccata allo specchietto retrovisore della sua auto.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Era davvero il caso che la giuria si esprimesse in quei termini? Ormai anche i bambini conoscono il devastante potere della TV: chi ne fa uso dovrebbe avere ben presente di maneggiare una pistola carica.

Anonimo ha detto...

Concordo perfettamente con Gan... e poi Marcello...grazie per l'anteprima dell'articolo.

Anonimo ha detto...

Questo post mi fa riflettere... di primo acchito sono indotto a fermarmi a pensare sulla cattiveria e sulla gratuità delle persone, sull'impegno che sciorinano nel denigrare chi gli sta di fronte, facendo leva sui privilegi che una determinata posizione porta con sè.
Dall'altro lato penso che queste persone servano e, forse, sono quelle che ti portano a diventare più forte, che ti spalancano gli occhi, che ti fanno riflettere su quello che realmente sei.

Che un giudice ti sbeffeggi non è normale, ma non è normale neanche andare a suicidarsi per una cosa simile... di sicuro, come ha detto Gan, c'è qualcuno che maneggia una pistola, che ha il coltello e lo tiene dalla parte del manico... ma ci sono anche persone che hanno uno spirito masochista e una grande voglia di lasciarsi affettare.

Ovviamente qui si parla di malattia, il suicidio è l'atto visibile della mancanza, di un qualcosa che manca e che al contempo consuma.

Però, in genere, si da più peso alla goccia che lascia vuotare il vaso e non a tutto quello che magari, il vaso, lo ha riempito.
E non è giusto.

ribaldo ha detto...

Beh, a me sembra che abbiate ragione tutt'e due.
Un esame (o un provino - che per il candiato può essere però una grande prova!-)è sempre l'occasione di fare un confronto con noi stessi e di metterci alla prova.
Ma come per tutte le cose, anche qui secondo me c'è una TECNICA di valutazione da imparare anche da parte dei commissari.
Io ho fatto migliaia di esami nel mio lavoro e la cosa che mi ha sempre fatto imbestialire da parte di certi commissari è il totale disinteresse per il candidato come persona. Si può dire tranquillamente la verità senza essere violenti o cafoni con una persona che è in palese stato di inferiorità.
Aneddoto:
Ero in Ungheria per un Concorso di Cori (come concorrente). C'era un antipaticissimo coro israeliano pieno di bandierine nazionali e mal tollerato dagli altri concorrenti...cantava pure piuttosto male!
Commento SCRITTO E PUBBLICATO di un commissario francese:"Il posto di questo coro è intorno a un falò di notte in un kibbutz e non in una rassegna internazionale"
Mi è istantaneamente passata l'antipatia e ho soldarizzato pienamente con gli israeliani (senza impedirci di farne, al ritorno sul pullman,l'imitazione sganasciandoci dalle risate!).
Così come esiste una tecnica per insegnare ce ne deve essere una anche per giudicare...che però non si insegna mai!
Scusate lo sfogo, ma è un tema che sento molto!

ribaldo ha detto...

Scusa Antonio, ho scritto il post precedente prima di avere visto il filmato:ora penso che quei tre lì sono dei veri stronzi e basta!
Se soffrono tanto a sentire le
- ovvie - schifezze che tante volte si vedono e sentono nei provini non si difendano con cachinni e arroganza ma mandino qualcun altro.
Punto.

La mossa del cavallo ha detto...

Grazie per la tua testimonianza Ribaldo. L'ho letta con molto interesse e curiosità. Per esperienza posso dire che in ogni occasione in cui qualcuno è chiamato a giudicare qualcun'altro, se il primo assume atteggiamenti aggressivi e di scherno, sicuramente lo fa per una sua intima consapevolezza di miseria delle proprio doti. Le grandi menti, le grandi personalità no hanno mai atteggiamenti aggressivi nei confronti di chi è visibilmente in difficoltà. I tre membri della commissione non sono sicuramente dei geni dello spettacolo. Si aggiunga poi che i provini avvengono davanti alle telecamere e che il desiderio "malato" di apparire e di creare il personaggio è più forte della necessità imprescindibile di "rispettare" l'altro sempre e comunque.

Beniamino ha detto...

Si vabbè, tutto quello che volete...la gente è cattiva e il rispetto e la dignità etc etc...ma tutto questo non c'entra con il suicidio: si è uccisa perchè era stracolma di complessi e disagi interiori di vario tipo...se non l'avessero offesa loro si sarebbe suicidata dopo il bip di una metal detektor qualsiasi di una banca qualsiasi...o no?
Poi, possiamo parlare quanto volete dell'animo umano e delle ragioni del male, però è un'altra cosa.

ribaldo ha detto...

Beniamino (piacere di conoscerti!)hai perfettamente ragione.

Quella poveretta aveva dei problemi seri e, certamente, non bisogna pensare a quella commissione come all'unica causa del suicidio. Quelle sono cose che vanno bene per i giornali...
Il mio era uno sfogo dettato dall'esperienza, e puramente da deontologia professionale.
D'altra parte anche per un medico c'è modo e modo di dire a uno che è malato, no?

Anonimo ha detto...

Non è assolutamente vero che Paula Goodspeed si è suicidata il giorno dopo l'audizione! Il provino risale al 2005, come si può leggere sulla pagina Wikipedia dedicata a questa povera ragazza (erroneamente definita Paula Godspeed, con una O sola). Attenzione a non fare equazioni troppo semplicistiche...