sabato 17 maggio 2008

Poliedrica Nannini


















Il National Centre for Contemporary Arts di Mosca ha presentato Il Terzo Paradiso, installazione/evento che coniuga linguaggi differenti ma affini e spesso contaminati tra loro: arte visiva e musica.
L’iniziativa in questione coinvolge due tra i principali e noti protagonisti della cultura italiana e internazionale: Michelangelo Pistoletto e Gianna Nannini.
Il Terzo Paradiso, che ha conosciuto più edizioni -toccando la Fondazione Orestiadi a Tunisi, San Servolo (Venezia) per l’edizione 2005 della Biennale di Venezia (a cura di Achille Bonito Oliva) e a Milano presso bunKerart a cura di RAM-, in questo nuovo appuntamento si è ampliato.
Cos'è il terzo Paradiso? Lo stesso anziano artista Michelangelo Pistoletto lo spiega in modo molto chiaro. C'è un primo paradiso, il paradiso terrestre, l'eden, il luogo-non luogo in cui tutto si può avere e in cui l'uomo promordiale viveva in uno stato di incosciente beatitudine. C'è un secondo paradiso, quello creato dalla scienza e dalla tecnica negli ultimi due secoli: è il mondo delle scoperte scientifiche, della medicina che promette prospettive di vita eterna, della tecnica che da all'uomo moderno ogni tipo di benessere materiale.
Pistoletto aggiunge:"Il pericolo di una sempre più imminente tragica collisione fra queste due sfere è ormai annunciato in ogni modo. Ed è per evitare di proseguire verso questo catastrofico avvenimento che si deve concepire il progetto globale che chiamo Terzo Paradiso. (...) Il riferimento biblico non ha finalità religiose ma è assunto come messaggio per dare senso e forza al concetto di trasformazione sociale responsabile e motivare un grande ideale che unisce in un solo impegno l’arte, la scienza, l’economia, la spiritualità e la politica.”
La mostra è stata realizzata dal National Centre for Contemporary Arts di Mosca e da RAM, Radio Arte Mobile di Roma (www.radioartemobile.com; www.soundartmuseum.net; www.radioartemobile.it) e con il supporto dell’Istituto Italiano di Cultura a Mosca. Per l’occasione il National Centre for Contemporary Arts di Mosca ha pubblicato un catalogo con i testi di Leonid Bazhanov, Achille Bonito Oliva, Angelo Capasso, Margherita Hack, Boris Yuhananov, Alberto Di Mauro, Viktor Misiano, Gianna Nannini, Vitali Patsukov, Elena Petrovskaja, Bruno Racine.

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