lunedì 5 maggio 2008

Focus on... Christofer Kane and Central St Martins School of Art.


È ANCORA TEMPO DI CENTRAL ST MARTINS SCHOOL OF ART?
La prestigiosa scuola britannica mantiene il primato mondiale nella produzione di giovani fashion designer.
La Central St Martins School of Art, nata nel 1989 dalla fusione di St. Martins School of Art, fondata nel 1854, e di Central School of Art & Crafts, fondata nel 1896, oggi la più grande scuola di arte e design di tutta Gran Bretagna. Ogni anno 59,228 aspiranti designer, artisti, grafici o giornalisti fanno domanda presso la scuola sperando di essere fra i prescelti, 240,000 ricercatori vengono a curiosare nelle sue biblioteche storiche, 25,000 persone tra galleristi, headhunters e giornalisti internazionali attendono gli show e le mostre di fine anno.
All’inizio degli anni Novanta la competizione tra gli studenti in lista di attesa per l’ammissione era ancora feroce: tutti gli aspiranti venivano ridotti, in base al curriculum scolastico, della metà, ad un numero di circa 3000 unità, poi cominciavano i colloqui preliminari: un collegio di insegnanti valutava gli aspiranti sulla base delle motivazioni e della predisposizione per la specializzazione prescelta.
Sembra che parecchi candidati arrivassero al paradosso di voler mostrare la propria creatività indossando abiti eccentrici durante il colloquio, per poi cambiarsi alla fine di questo. Il numero degli studenti ammessi nel 1990 fu dell’ordine di 60 unità; tra questi si ritrovano artisti quali: Antonio Berardi, Matthew Williamson, la stylist Katy Grand, l’editor Grace Cobb (Wonderland Magazine), Russell Sage, Stuart Stockdale e il responsabile per i cambiamenti iniziali nella casa di moda Pringle Robert-Carey Williams. Negli anni precedenti e immediatamente successivi Giles Deacon, Hussein Chalayan, David Kappo, Tristan Webber, Alexander McQueen, Clements Ribeiro, Eley Kishimoto, Stella McCartney, Phoebe Philo, Fabio Piras, Lutz e Luella Bartley, Sophie Kokosalaki e ancora la cantante Sade, Paul Smith, Katharine Hamnett, classe 1970, e infine Rifat Ozbek, nel 1976. Un elenco di tutto rispetto che, nel campo della moda, rappresenta un punto di arrivo per tanti giovani artisti della scuola britannica.

Nel 1983 si è diplomato uno studente che avrebbe dimostrato immediatamente un talento fuori del comune, John Galliano; la sua tesi, la collezione “Les Incroyables”, che rappresentò una metamorfosi tra la scuola d’arte ed uno spaccato di vita della Rivoluzione francese, ha trasmesso emozioni entusiasmanti riportando in vita i tessuti e riscrivendo le regole dei capi sartoriali. La storica boutique “ Browns “ di Salt Molton street di Londra, per la prima volta nella storia, dedicò le sue vetrine alla collezione di uno stilista neolaureato.

Dieci anni dopo, questo fatto prestigioso si ripetè in occasione della presentazione della collezione del laureando Hussein Chalayan. Per questo motivo le aspettative nei confronti dei neolaureati di Central St. Martins rimangono sempre molto alte; e, anche quest’anno, le sfilate di fine corso hanno presentato spunti di grande interesse.

L’ultimo show dei partecipanti ai Master degree nel febbraio scorso, presentato al Natural History Museum di Londra, ha dimostrato che anche esperienza e professionalità sono doti comuni presso gli studenti dei corsi post laurea. Il ventitreenne Christopher Kane, originario di Glasgow, è stato già premiato con la Harrods Award come migliore stilista dell’anno. Kane si è ispirato ad una figura di donna forte, determinata e potente quale potrebbe essere Donatella Versace. La collezione ricorda l’artista Madonna negli anni‘90, nel film “Desperately seeking Susan”, abitini corti, attillati e colorati in pizzo stretch, con il tocco di stravaganza che Gianni Versace iniettava nelle sue collezioni. Il successo per Kane è stato istantaneo, ha interessato numerose case di moda internazionale, tra le quali la casa Versace con la quale attualmente collabora per la collezione Couture.Secondo la stylist Haidee Findlay Levin, intervistata da Glamour, Christopher Kane è, insieme al belga Bruno Pieters, lo stilista del futuro. Astro nascente della moda inglese, Kane è in realtà scozzese. Nato il 26 luglio del 1982, non ha ancora compiuto 25 anni. Fresco di studi, si è diplomato alla Central Saint Martins di Londra nel 2006. Nel suo curriculum un’importante consulenza nel 2006 da Versace per il prêt-à-porter, la Couture e gli accessori. Donatella Versace ed Anna Wintour (Direttore di Vogue USA) sono tra le sue sostenitrici più accese. La sua moda, grintosa e sartoriale al tempo stesso, è fatta di mini-robe di pelle nera a ruota, top aggressivi, cappotti di fustagno color ruggine, qua e là abiti in lamé argentati (autunno-inverno 2007-08 presentata a Londra). Qualcuno ha definito il suo stile sperimentale una strana combinazione contemporanea che riesce a miscelare Azzedine Alaia e Romeo Gigli. Kane ha debuttato sulle passerelle londinesi con la collezione p/e 2007 giocata su abitini fascianti e fluo nei toni del giallo e dell’arancio effetto evidenziatore “Stabilo-boss”. Interessante anche il gioco di ruches e gli inserti di pizzo.
Si sente troppo poco parlare di Christopher Kane...l’essenza della seduzione costruita attraverso l’essenza dello stile. Della sua ultima sfilata si dice: "Un lavoro certosino e magistrale fra knitwear e haute couture. Una collezione superba, da vedere e rivedere. Che fa bene sperare sul futuro della couture".
Quindi Italia e Francia cominciate a tremare... arrivano i grandi talenti americani ed inglesi.

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