martedì 2 dicembre 2008

Sacro o profano?!



Quando parlo di "saper fare contemporaneo" intendo proprio questo.
Matteo Basile (per visitare il suo sito CLICCATE QUI) esprime la sua sensibilità artistica con lavori fotografici, trasferiti poi su supporti vari come il pvc, rivisitando temi tradizionali come nature morte o ritratti all'antica, per restituirci la loro meravigliosa e incantata bellezza con un anima totalmente contemporanea.



E all'anima si pensa guardando l'intensità dei suoi lavori... una tendenza all'animismo, quasi primitivo e apotropaico direi, che in questi ultimi anni pervade le opere di numerosi artisti.



Creature digitali drammatiche, frutto di una ricerca estetica sentita e palesata nelle composizioni, in questo mondo quasi parallelo, in questo mondo di sola anima e coscienza.
Non è stato difficile innamorarsi delle sue figure evanescenti, fatte di solo spirito, eppure così pesanti nella loro carne chiamata ad essere testimone di una RIVELAZIONE!
Estetica e non solo mero estetismo: NON sofismo, NON solo culto del bello... una visione del mondo quasi epica che più cerco di capire e più mi commuove.

4 commenti:

Fraa ha detto...

Aah io adoro le opere di Matteo Basile , sono davvero intense...fenomenali! :)

Anonimo ha detto...

Ecco...Deo Gratias... su questo concordiamo

Fraa ha detto...

Hahaha finalmente! ;D

Anonimo ha detto...

Intanto non si chiama Basile ma Basilé... e vi assicuro che fa la differenza.... sulle nature morte e le stampe su pvc ho dei miei dubbi che l'artista le abbia mai fatte... comunque concordo che è davvero bravissimo.. ed è italiano....