Della serie che se prima a spogliarsi erano le modelle adesso lo fanno i modelli.
Una moda lanciata da Calvin Klein e raccolta al volo da chiunque aveva voglia di farlo e non aveva mai avuto il coraggio di lanciare la provocazione (se di provocazione si tratta).
Nascono così i bad boy in costume adamitico, l'uomo giocattolo-feticcio da umiliare(?), da ostentare... ma soprattutto da usare. Quando si dice parità dei sessi!
Molto spesso però ritengo che della nudità se ne faccia un uso improprio: un pube scoperto in modo gratuito, un sedere appiccicato in primo piano in modo volgare.
Il nudo in sé non è volgare... come diceva il mio professore di estetica: pornografia non è un nudo, la volgarità non è un pene, una vulva, un sedere... pornografia è esaltare una sola dimensione di un qualcosa che fondamentalmente è più complesso, un qualcosa che in questo modo risulta adontato. La pornografia è il parossismo di un segmento di retta, l'esaltare un dettaglio e farlo sembrare come Tutto, come assoluto.
Ecco perchè non penso che il nudo sia volgare... specialmente quando la nudità comunica un senso che altrimenti verrebbe perso, quando la nudità diventa codice di lettura.
Per me diventa volgare quando non racconta nulla e si piega meccanicamente su se stessa!
sabato 13 dicembre 2008
Prego, si spogli!
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