domenica 18 gennaio 2009

Verrocchio: figurativo non figurativo

Figurativo non figurativo... diverso dal vedo non vedo.
Andrea di Francesco di Cione, in arte Verrocchio, di cui abbiamo una diapositiva


(si vede male perchè è antica, originale della fine del 1400)

nel 1472 realizza, su commissione di Lorenzo il Magnifico, di cui abbiamo un'altra diapositiva



il monumento funebre, in San Lorenzo, per Piero e Giovanni de' Medici.



Seguitemi!
Collocato in un'apertura ad arco, tra due ambienti, come nella tradizione rinascimentale, schermato da una cortina a maglie di bronzo, il sarcofago acquista un valore di architettura geniale.

Mi direte: che c'entra questo monumento con il "figurativo non figurativo"?
E' un primo esempio di opera figurativa non figurativa.
Il monumento è un'allegoria della religione, rappresenta una delle sue tante etimologie. Religione = rilegare, legare.
Il sarcofago è legato a Dio, simbolicamente indicato da un triangolo proprio sulla parte superiore dell'arco, mediante questa fitta rete di corde che salgono su nel cielo.
Il terreno legato all'ultraterreno, la morte con l'eterno, con l'infinito, con l'ineffabile.

Per me è un concetto stupendo e quest'opera di Verrocchio è di una contemporaneità assurda...
Quando si dice fare avanguardia magari, la prossima volta, invece di pensare a Picasso penseremo ad un artista del tardo 400.
Che meraviglia scoprire quanto "l'avanguardia sia antica"!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma siamo sicuri che sia proprio il primo esempio? Non lo so, pensando all'abside di Sant'Apollinare in Classe, o alle Etimasie ravennati, mi viene qualche dubbio.

Anonimo ha detto...

I mosaici ravennati, nel loro pausarsi calmo e simmetrico sono uno dei più bei esempi di arte paleocristiana... e comunicano con un linguaggio ermetico e simbolico che fa parte di quel registro artistico, del registro paleocristiano appunto. Quelle sono delle allegorie pittoriche.
Per le allegorie pittoriche possiamo risalire anche al paleolitico: ricordiamo che quella pittura atavica è quasi esclusivamente apotropaica.
Se parliamo di pittura e di decorazione musiva è un conto.
Ma qui si parla di scultura, a parte le veneri di Vestonice e di Willendorf io non ricordo esempio più perfetto di figurativo non figurativo.
Anzi, non includerei nemmeno le veneri, in quanto erano delle allegorie... per il monumento funebre a Giovanni e Piero dei medici parlare di allegoria sarebbe riduttivo, molto riduttivo, in quanto non sfrutta una forma, ma organizza vari elementi in un progetto: il sepolcro, la corda intrecciata, l'arco.... etc... dando vità ad un simbolo, ad un'allegoria che non si trova in natura, ma ad una vera e propria struttura.

Anonimo ha detto...

Grazie per il chiarimento, Antonio! :-)