lunedì 14 aprile 2008

DESIGN FOR... il terzo millennio


Unisci un rivoluzionario designer giapponese di nome Issey Miyake, uno spazio di nome 21_21 Design Sight nel cuore di Tokyo e cinque talentuosi artisti giapponesi. E falli riflettere su una questione di stretta attualità, ma che farebbe impallidire molti pensatori contemporanei: la condizione umana nel XXI secolo. Da questo promettente connubio non può che nascere una mostra molto più che interessante. Il titolo, "XXIst Century Man" racchiude in sé il senso profondo dell'esposizione che, a otto anni dall'inizio del nuovo millennio, sceglie di porsi una domanda fondamentale: dove stiamo andando noi che adesso viviamo nel secolo che una volta era considerato il futuro? A cercare di dare una risposta a questo interrogativo esistenziale, con la chiara intenzione di lasciare una finestra aperta su un avvenire di speranza, le opere di designer che amano sperimentare e non si tirano indietro davanti alle sfide: Koutarou Sekiguchi,che ha realizzato con carta di giornale e nastro adesivo torri alte 7 metri; Yasuhiro Suzuki; Oki Sato, rappresentante dello studio Nendo, che ha creato una sedia in carta riciclata; Dui Seid e Dai Fujiwara, direttore creativo di Issey Miyake Creative Room. A metà tra il dietro le quinte e il palcoscenico, Issey Miyake, curatore della mostra ed espositore allo stesso tempo: eclettico stilista e designer sessantenne, incarna la speciale fusione di mondi e creatività diverse. Quelle di Tokyo, dove ha studiato design, Parigi e New York, città di cui ha saputo interpretare in modo innovativo le sensibilità e gli spunti artistici. Per XXIst Century Man, la prima esposizione da lui diretta, ha scelto una scenografia imponente e suggestiva: il 21_21 Design Sight. Lo spazio, creato un anno fa dallo stesso Miyake con l'architetto giapponese Tadao Ando, non vuole essere un museo ma uno spazio di ricerca nel quale la gente possa vedere il mondo oltre la perfezione – rappresentata dai 20/20 americani o i nostri dieci decimi – attraverso il design. Nell'ambito della mostra, aperta fino al 6 luglio, lo stilista espone manichini e abiti creati con carta riciclata con la tecnologia "washi". Per affrontare uno dei grandi problemi attuali: la dipendenza dai carburanti fossili. La tecnologia “washi” per la produzione della carta verrà impiegata per riciclare la carta avanzata dopo il processo di lavorazione, ponendo l’accento sui concetti di riciclo e conservazione. La carta riciclata verrà utilizzata per produrre capi d’abbigliamento e manichini, mentre la normale carta da pacchi sarà usata per creare spazi dinamici. Carico d´ottimismo il messaggio che il curatore Issey Miyake ha espresso in proposito: "Nella mostra XXIst Century Man vengono esplorate le modalità secondo le quali il design e il modo in cui oggi facciamo le cose evolveranno, nel contesto della lora relazione con il corpo umano.
Lo scopo è quello di offrire un’esperienza in cui i visitatori saranno invitati a meditare su questi argomenti e si spera, alla fine, a condividere le nostre aspirazioni per il futuro. Ulteriore speranza è che questa mostra riesca a incoraggiare un numero crescente di giovani ad impiegare le proprie mani e la propria testa in nuove maniere creative e produttive".

0 commenti: