Ogni giorno prendo l'autobus dell'una. Da Lecce mi riporta a casa. Si siede sempre accanto a me una signora che profuma di fumo di sigaretta ed eucalipto... è un profumo pungente, un odore rodonto e ruvido. Ormai ci sono abituato e trovo questa commistione di essenze celestiale.
giovedì 5 novembre 2009
La signora dell'una
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diario personale
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5 commenti:
Che meraviglia il mondo degli odori!
Perché siamo diventati così sciatti e banali da volercelo precludere ad ogni costo? Perché non vogliamo ammettere che l'universo dei sensi parte proprio da lì?
Antonio, tu sai sempre essere come la rugiada dopo un giorno d'arsura.
Anche io adoro e odoro :)
A parte lo sciocco gioco di parole, gli odori e i profumi sono una delle cose che mi colpiscono di più soprattutto nelle persone.
Se un odore mi colpisce non lo dimentico e lo riconosco appena si ripresenta.
Ad esempio sopporto i profumi maschili solo a patto che siano ben dosati e adatti a chi li porta(a parte il vetiver di mio suocero che apprezzo a prescindere). Ad esempio Simone non sarebbe Simone se usasse profumi, l'odore della sua pelle è il solo profumo che gli si addica.
@Gan: Grazie Gan... Arrossisco! :-D
Tutto parte da LI... è vero.
@Rosa: Io al vetiver preferisco la Mirra... è più vellutata, abbraccia copiosamente i sensi.
Simone non sarebbe Simone se usasse profumi... che bella questa frase... simone è il suo profumo. Molto bello. Grazie!
Ah ma il vetiver io non lo sopporto, infatti! Tranne che su mio suocero :P
Su di lui mi rassicura, non so, mi da quel senso paterno di indistruttibilità, un tocco vecchio stile che si adatta perfettamente alla sua figura patriarcale.
La mirra invece mi piace su di me :)
rodonto?
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