
Ogni giorno prendo l'autobus dell'una. Da Lecce mi riporta a casa. Si siede sempre accanto a me una signora che profuma di fumo di sigaretta ed eucalipto... è un profumo pungente, un odore rodonto e ruvido. Ormai ci sono abituato e trovo questa commistione di essenze celestiale.
Che meraviglia il mondo degli odori!
RispondiEliminaPerché siamo diventati così sciatti e banali da volercelo precludere ad ogni costo? Perché non vogliamo ammettere che l'universo dei sensi parte proprio da lì?
Antonio, tu sai sempre essere come la rugiada dopo un giorno d'arsura.
Anche io adoro e odoro :)
RispondiEliminaA parte lo sciocco gioco di parole, gli odori e i profumi sono una delle cose che mi colpiscono di più soprattutto nelle persone.
Se un odore mi colpisce non lo dimentico e lo riconosco appena si ripresenta.
Ad esempio sopporto i profumi maschili solo a patto che siano ben dosati e adatti a chi li porta(a parte il vetiver di mio suocero che apprezzo a prescindere). Ad esempio Simone non sarebbe Simone se usasse profumi, l'odore della sua pelle è il solo profumo che gli si addica.
@Gan: Grazie Gan... Arrossisco! :-D
RispondiEliminaTutto parte da LI... è vero.
@Rosa: Io al vetiver preferisco la Mirra... è più vellutata, abbraccia copiosamente i sensi.
Simone non sarebbe Simone se usasse profumi... che bella questa frase... simone è il suo profumo. Molto bello. Grazie!
Ah ma il vetiver io non lo sopporto, infatti! Tranne che su mio suocero :P
RispondiEliminaSu di lui mi rassicura, non so, mi da quel senso paterno di indistruttibilità, un tocco vecchio stile che si adatta perfettamente alla sua figura patriarcale.
La mirra invece mi piace su di me :)
rodonto?
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