
Tempo fa mi aveva promesso che mi ci avrebbe portato e, come sempre, ha mantenuto la promessa. Il paese dei balocchi; ed io, ovviamente, sono andato in brodo di giuggiole (che brutta espressione poi).
La shopping list della giornata:
un tavolo di alluminio e vetro nero
un tappeto di lana verde

due candelabri in acciaio
un set di 5 ceri

cinque basi per candela

due vasi per le mie piante di orchidea e di anturium

due cornici con passepartout per incorniciare le fotografie che ho scattato a dei ranuncoli rosa

E una serie di altre cose per amici e parenti: una vera sfacchinata, ma è stata una bellissima giornata (ci è scappato anche il pranzo al McDonalds).
Era facile intendere la nostra omosessualità dagli articoli del carrello condotto, , tra l'altro, con grazia e letizia dietro due paia di occhiali da sole griffatissimi.
Cosa si può volere di più dalla vita? Un lucano?
Beh ma l'ikea è molto gaya :D
RispondiEliminaQuando c'andiamo io e simo ci teniamo per mano quindi è ancora più facile capire la nostra omosessualità...comunque anche per me vale il vedere quello che compro per capirlo :P
IO all'Ikea tento di non comprare nulla: se comincio so che porto via tutto il magazzino!
RispondiElimina@ Jos: Il prossimo giro all'Ikea di Pd tengo d'occhio tutte le mani che si intrecciano...
Ma non è che Simo ti tiene per mano perchè altrimenti tu ti perdi?! ;-)
ahhh... l'IKEA!
RispondiEliminaIo sono addicted e il mio Tino pure!
Che belle cose avete comprato :)
L'Ikea e' un isola felice gayfriendly... o forse, meglio, un posto per noi cule sfrante? :-)
RispondiEliminaCi pare di capire che l'Ikea è meglio dei circoli arci. Almeno non è obbligatoria la tessera!E forse è anche più e meglio frequentata.
RispondiElimina@ Rosa: Grazie Rosa.
RispondiElimina@ Gios: si si Gios, l'ikea è un locale gay... tra un pò venderanno anche articoli per le trans... e noi non ci faremo scappare nulla di tutto questo
@ Los 3novios: si, di sicuro all'Ikea è più difficile trovare degli avventori che fanno la spaccata sui cetrioli
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