Fermate tutti gli orologi, isolate il telefono,
fate tacere il cane con un osso succulento,
chiudete i pianoforte, e tra un rullio smorzato
portate fuori il feretro, si accostino i dolenti.
Incrocino aeroplani lamentosi lassù
e scrivano sul cielo il messaggio Lui È Morto,
allacciate nastri di crespo al collo bianco dei piccioni,
i vigili si mettano guanti di tela nera.
Lui era il mio Nord, il mio Sud, il mio Est ed Ovest,
la mia settimana di lavoro e il mio riposo la domenica,
il mio mezzodì, la mezzanotte, la mia lingua, il mio canto;
pensavo che l'amore fosse eterno: e avevo torto.
Non servon più le stelle: spegnetele anche tutte;
imballate la luna, smontate pure il sole;
svuotatemi l'oceano e sradicate il bosco;
perché ormai più nulla può giovare.
(Traduzione di Gilberto Forti)
W. H. Auden
al mio funerale diranno: ora che non c'è, chi lo fa il cous cous?
RispondiEliminaamen
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RispondiEliminaCome chi lo fa? Beniamino ovvio!
RispondiEliminaIL PROSSIMO COUS COUS LO FA BENIAMINO
RispondiEliminaASPETTIAMO CON ANSIA
MENTRE TU ANTONIO?
COSA PORTI?
LO SAI, IL MIO CONSIGLIO è SEMPRE QUELLO
PORTA A VACCA!!!